Il prof. Cerrato, direttore del Centro CRISI, si è espresso sulla attuale situazione di crisi delle imprese in Italia in occasione di un’intervista pubblicata sul Corriere della Sera del 28 marzo 2021.
In particolare, il prof. Cerrato sottolinea la necessità di frenare il meccanismo degli aiuti a pioggia erogati sinora a qualsiasi impresa indiscriminatamente, poichè falsa il mercato in maniera significativa: per fare un esempio, nel 2020 i fallimenti in Piemonte sono stati 7.549, contro i 10.000 degli anni precedenti. Ciò è avvenuto solo come effetto della moratoria delle procedure fallimentari, e ha consentito anche ad imprese che in condizioni normali non sarebbero sopravvissute di continuare ad operare e ricevere aiuti. Aggiunge, inoltre, che è importante che questa iniezione di denaro pubblico nelle imprese che lo meritano non vada in ogni caso a comprimere l’autonomia dell’imprenditore nell’organizzazione e nella gestione.
Ricorda, infine, tra gli strumenti utili a fronteggiare la presente e futura situazione di crisi economica, la legge sul sovraindebitamento; accenna poi al Codice della crisi che, pur approvato nel 2019, non è ancora entrato in vigore e che comunque introdurrebbe un sistema di rilevazione tempestiva della crisi che mal si coniugherebbe con la congiuntura economica attuale, in cui tutte le imprese di fatto presenterebbero indici di crisi.